In questi giorni ho ricordato gli interessi di mio padre nel tempo.
Medico affermato e illuminato: già quando avevo 10 anni lo osservavo studiare.
Quando scoprì l’agopuntura nel lontano 1967 io mi prestavo per i suoi studi lasciandogli usare gli aghi su di me.
Ricordo quando ottenne il nulla osta per fare rifare il suo reparto di rianimazione all’Ospedale Maria Vittoria.
In quegli anni Settanta sperimentava anche in ospedale nuove frontiere della medicina per salvare una vita.
Diceva che era riuscito a salvare quell’uomo grazie all’omeopatia mentre per la medicina occidentale sarebbe stato perduto; faceva ascoltare alle persone in coma le musiche che aveva amato da sveglio; mi aveva fatto persino tradurre un testo sulla cromoterapia.
Al capezzale, chiedeva ai parenti del malato, in rianimazione, di ricordare a voce alta eventi importanti della sua vita, per farlo tornare presto nella coscienza ordinaria.
Mio padre leggeva di storia e di filosofia, di fisica e di scienza. Amava la musica, la natura e l’arte.
Amava ballare: mi ricordo le piroette che mi faceva vivere da piccola in braccio a lui.
Amava viaggiare per mare: per molti anni fu medico di bordo sulle grandi navi da crociera.
Forte e competente nella avanzata ricerca scientifica nel suo campo, era in grado di coniugare aspetti medico-filosofici di altri continenti per salvare vite umane rispettando l’interezza di una persona.
Anche suo padre, il medico Angelo Gazzano, curava così. Mio nonno, ovvero il padre di mio padre, scrisse una conferenza sulla agopuntura cinese per altri medici già nel 1936!!!
E se mio nonno amava viaggiare ed esplorare arruolandosi nelle guerre come medico ( abbiamo delle foto del nonno anche monaco buddista in India!), mio padre amava viaggiare per mare. Le guerre erano fortunatamente finite e lui scelse di fare per tanti anni il medico di bordo.
La tradizione familiare della cura e del viaggio continua anche con me: io ho studiato shiatsu e medicina cinese per tantissimi anni ormai, ho dedicato la mia vita alla cura psico-fisica delle persone e amo viaggiare da sempre in giro per il mondo: arricchisce lo spirito, apre la mente e abbatte tante barriere inutili.
In questo ultimo anno sono riuscita a vedere più chiaramente tra le pieghe della personalità di mio padre e ho riconosciuto il progetto della sua anima.
Possiamo tutti entrare nel gioco delle parti: gioiose e dolorose, e ivi perderci.
Possiamo recriminare e accusare, possiamo disperarci e piangere, possiamo onorare la gioia di vita ed essere riconoscenti.
Possiamo
Siamo liberi di scegliere la strada che vogliamo percorrere.
Io vedo che mio padre ha scelto psichicamente di spostarsi dal piano della personalità al piano dell’anima, cercando sempre di restare fedele a una visione di insieme, cosi come sapeva fare nella sua professione.
Sul piano della materia, non è stato cosi lucido, purtroppo, facendosi abbindolare (e con lui, noi tutti figli abbiamo subito gravissime conseguenze) da una donna, la sua seconda moglie, estremamente avida e accentratrice, decisamente non alla sua altezza.
Ma, comunque vada la gestione della materia nella vita sulla Terra, sul piano dell’anima, la visione d’insieme, è solo Amore.
Ed è cosi per tutti. Per tutti noi. Dovremmo ricordarcelo anche in questa vita terrena.
Mio padre, a modo suo, ha dedicato la sua vita a questa ricerca interiore di armonia: rintanato nel suo studio, nella natura, nella musica e nel silenzio.
E questa ricchezza, tutta concentrata in lui, è stata un vero dono non tanto per i suoi figli, quanto per i suoi pazienti.
E per me, anche se sul piano della personalità è stato estremamente difficile poter stare vicino a mio padre, questo è uno splendido e nobile insegnamento.
Insegnamento che riconosco, che voglio esprimere a voce alta, che voglio incarnare nella mia stessa vita.
Il tempo, su questa terra, è breve.
Non perdiamo la visione di insieme.
Amiamoci.
Alfonso Gazzano
Stanleyville ( ex Congo Belga) 3 maggio 1927 – Cumiana (Torino) 11 giugno 2018
Ti voglio bene, babbo, e mi manchi già. Buon viaggio oltre il corpo nelle vele del cielo..
Grazie per le tue parole scolpite con la sapienza del pensiero, sussurrate come brezza leggera, toccanti, come mani posate sull’anima.
Ti sono vicino, Federica, con il mio dolore, con il mio sorriso. Fabio
Foto d’epoca
1959 – Loano. Mia madre e mio padre, mio fratello Marco ed io nel passeggino a due anni!
1950 – Mia madre e mio padre in Sicilia, un momento felice
Aggiungo una altra bella testimonianza
Lettera di mia sorella Ilaria al Babbo
Ecco anche le preziose testimonianze di Antonio Baravalle, grazie per volerle condividere con noi! ….
ricordo di un grande uomo
lettera prof. Gazzano
“Il Professore” di Gabriella Tatone
Una bellissima testimonianza di Gabriella, una infermiera del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Maria VIttoria di Torino, che gioia averla ricevuta, a distanza di due anni!Il
Un ricordo di Rosanna Giorcelli
Buonasera Federica. Spero di non fare gaffes (!), ma anche senza leggere il suo cv, direi proprio che lei è figlia del prof Alfonso: gli somiglia molto. Ho visto solo poco fa la notizia della sua morte (o rinascita?), e per questo le sto scrivendo. Proprio un anno fa moriva in questo periodo anche mio padre. Loro due si erano conosciuti nel suo studio. Il prof Alfonso è stato il mio agopuntore, oltre che un amico, fino al mio trasferimento a Venezia. Di me diceva che ho “un’energia pazzesca”, e che lo mettevo sempre di buonumore. Cosa aggiungere… Speriamo che stiano bene, tutti e due. Mi trovo in Piemonte da qualche mese, per stare vicina a mia madre. E poiché anche i Gazzano fanno parte della mia “aria di casa”, mi piacerebbe restare in contatto, con l’occasione di questa piccola rimpatriata a distanza. Tra l’altro ho rischiato di diventare in qualche modo una sua collega, o forse lo sono un po’: professionalmente ho preso un’altra strada, ma la via della salute è la base della vita, e mi piace contribuire a renderla praticabile per tutti, se possibile anche con il poter taumaturgico dell’arte, dell’espressione di sé, della bellezza. Un abbraccio
Buonasera,
Oggi compio 50 anni … Ho molte cose per cui dire grazie ed una di queste è sicuramente aver avuto il privilegio di poter contare, in un periodo di difficoltà, sulla profonda umanità ed esperienza del Professor Alfonso Gazzano. Era un sollievo Il solo pensiero che Lui fosse pronto ad ascoltare con il suo rassicurante sorriso e quegli occhi che sapevano guardarti dentro.
Porto nel mio cuore i suoi consigli e cerco di metterli in pratica ogni giorno. Ricordo che una volta mi disse “cara… ricordi sempre che la vita è come il mare… toglie e restituisce ..non è facile ma si può imparare a navigare”… se sono rimasta a galla tra le onde del mio mare … lo devo sicuramente a Lui!
Con infinita gratitudine.
Paola Morena, 2024
Lo ringrazio il tuo papà, una mente illuminata come Te.
Spero incontri il mio oltre l’arcobaleno e si amino come noi. Ti abbraccio fortissimo.
Grazie!
Bellissime parole dedicate a chi ha lasciato in te un segno indelebile di umanità. Grazie .
Grazie!