Yoga in Ospedale
umanizzare i luoghi di cura e sostenere gli operatoriYoga in Ospedale
L’urgenza nasce in me dalla morte di una amica carissima, la persona che ho piu amato nella vita. Anna Delton che, dopo 30 anni di servizio alle Molinette Pronto Soccorso e poi al Mauriziano, dopo aver aiutato a vivere migliaia di persone, si suicida per burn out.
Uno shock che, insieme alla sua famiglia e ai suoi amici, hanno vissuto anche i suoi ultimi compagni di lavoro all’Ospedale Mauriziano. Per auto-curarsi e auto-denunciare un cambiamento di passo sulle condizioni pressanti di lavoro a cui sono sottoposti, hanno prodotto un bellissimo video affinchè queste morti non accadano più e i luoghi di cura siano più umani.
Sono figlia di medici da molte generazioni e l’ospedale mi è, in qualche modo familiare, perchè andavo spesso a trovare mio padre, che era primario di Rianimazione all’Ospedale Maria Vittoria di Torino, fin da piccolina.
Medici e infermieri mi sono cari anche perchè nel tempo in cui era scoppiata la malattia AIDS, insieme ad altri volontari, ci attivammo per sostenere i giovani pazienti sieropositivi o in AIDS conclamato, insieme a loro.
Negli Anni Ottanta-Novanta all’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, grazie alla lungimiranza del Prof. Gioannini e al sostegno del Dott. Caramello, lo shiatsu è entrato nei reparti AIDS, per aiutare i ragazzi a mantenere un contatto con il proprio corpo martoriato da questa malattia.
Quindi, dopo decine di anni in cui disquisivo con i miei amici ospedalieri sulla necessità di un sostegno per gli operatori sanitari, mi giunge, come per un disegno divino, una proposta di collaborazione dall’Ospedale di Rivoli, progetto “Ben Vivere”, un progetto di sostegno per evitare burn out, promosso dall’Azienda unicamente per personale ospedaliero.
Inizia a prendere corpo il sogno di far convivere l’approccio orientale alla salute con quello occidentale.
Un dono della Vita simbolico.
Quando la mente è focalizzata su un bisogno sincero dell’anima, le cose, prima o poi, si realizzano.
Si chiama “sankalpa”.
Nasce inizialmente un primo corso all’Ospedale di Rivoli, dall’esperienza condivisa con il Prof. Lodovico Benso, medico chirurgo specialista in Pediatria, Endocrinologia, Igiene e Microbiologia. Libero Docente in Clinica Pediatrica e Prof. Ass. di Pediatria Università di Torino, già Direttore SCDU di auxologia Università di Torino. Autore di oltre trecento pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali.
Cintura nera quarto Dan di Ki Aikido. Un amico di mio padre e poi mio.
In seguito il progetto resta solo nelle mie mani e lo porto avanti attraverso Hatha Yoga.
Attualmente si sta svolgendo presso l’Ospedale di Rivoli Torinese nell’ambito del progetto”Ben Vivere”.
Tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri, oss, amministrativi e ostetriche sono caldamente invitati a partecipare.
Sostenere il progetto per capire sulla propria persona quanto sia utile dedicare a se stessi un tempo in cui lo stress da lavoro decanta.
Potete telefonare a me, Federica o alla Direzione Sanitaria chiedendo del referente del Progetto “Ben Vivere” per iscrivervi.
Obiettivi
L’assistenza e la pedagogia finora predominanti si sono sviluppate, pur con meriti e successo, sulla base del concetto di AZIONE da parte di chi agisce (per esempio il curante) su chi subisce (per esempio il paziente).
Le basi culturali di questo sistema “separato” si sovrappongono a quelle “oggettive” di gran parte della nostra cultura occidentale.
Da qualche tempo, tuttavia, a questo approccio inizia ad associarsi una rivalutazione degli aspetti relazionali e, quindi, unificati propri della cultura orientale e di certi aspetti avanzati della fisica quantistica.
A chi è rivolto
A tutte le Aziende Ospedaliere sensibili alla riduzione dello stress dei lavoratori del settore, dagli amministrativi agli oss, agli infermieri, ai fisioterapisti, medici etc.
Le Aziende Ospedaliere possono richiederci il programma!
Gli strumenti
Utilizzeremo l’esperienza e la filosofia dello Yoga per estrarre ciò che riteniamo fondamentale per la riduzione dello stress e per lavorare in armonia, in un campo unificato tra paziente/cittadino e operatore del settore.
Verranno vissuti interattivamente esercizi percettivi e mentali, fisici e posturali, attraverso il respiro, il tocco, la visualizzazione, l’ascolto e l’uso della voce.
Imparerete a utilizzare al meglio e in tempi brevi le risorse che già interiormente possedete.