Filosofia di Vita
Le mie convinzioniIo penso che l’anima sia immortale e che questa vita, di cui abbiamo coscienza, sia una opportunità.
La consapevolezza che abbiamo sviluppato nella scala evolutiva ci può servire per alleggerire il carico inutile, la zavorra di pensieri e azioni che offuscano la libertà, la dinamicità, la trasparenza e la leggerezza.
Siamo pura luce, occorre ricordarselo spesso, in questo mondo che diventa sempre più buio.
Non è facile.Anzi, il lavoro è lungo e laborioso, ma i risultati sono profondi, stupendi, potenti, quasi non ci si crede: si radicano in noi, ci sostengono, ci arricchiscono, ci ringiovaniscono, ci permettono di volare ovunque senza più paura.
Ci permettono di essere creativi ad ogni età e ci mettono a disposizione un’energia inimmaginabile.
Sembra impossibile? Sembra semplicistico?
Provare per credere!
Ma provare significa praticare…….
Traggo molta ispirazione dalle idee dei guru indiani Sri Aurobindo e di Mata Amritananda Mayi.
Che la nostra natura divina si manifesti e illumini anche la vita terrena, con la forza dell’amore.
La tesi della mia maturità fu sulla figura del Mahatma Gandhi: mi affascinava l’idea dell’azione non violenta, della semplicità quasi ascetica pienamente attiva nella società e dell’esperienza vissuta sulla propria pelle.
Ho intrapreso un lungo, interessante e duro lavoro di introspezione che mi ha aiutata a diventare più chiara in me stessa e ora posso finalmente condividere la mia umile sapienza.
Non credo nei grandi discorsi: credo che ci si debba interrogare sul significato della propria vita e si debba vivere coerentemente con le proprie convinzioni. Ci sono uomini che hanno insegnato la forza delle convinzioni, della non violenza e del dialogo costruttivo. Uno tra questi è Nelson Mandela.
Nella vita cerco di condividere concetti profondi intorno alla evoluzione spirituale dell’essere umano, al proprio ruolo nella società e alla consapevolezza della presenza nel “ qui ed ora”.
Vorrei che la società riducesse la violenza e mi batto perché nelle famiglie e nei luoghi preposti all’educazione e alla cura si conoscano punti di vista diversi da quelli che ormai da troppi anni la società propone attraverso la filmografia, la TV, la pubblicità e i media.
Lavoro con le mamme e i bambini nella fase prenatale e postnatale perché credo che la comunicazione sonora e gestuale sia un
mezzo potente.
Vorrei fortemente che le discipline di cui mi occupo
venissero accettate in Italia come percorsi di prevenzione accessibili a tutti
in ambito ambulatoriale, ospedaliero e scolastico.