E’ come scartare un regalo la Primavera, i veli che proteggono le piante delicate si tolgono e le foglie riacquistano il contatto con la luce.
E io sono come una bambina che ogni anno, come se fosse il primo anno della mia vita,
è entusiasta di aprire il nuovo dono.
Occorre smuovere la terra, aggiungerne di nuova,
togliere le foglie secche che hanno scaldato le radici fino ad ora.
Occorre nutrire la terra.
La quiescenza della scatola invernale, raccolta come un riccio che, dal freddo, si accoccola nella palla di aculei, sfodera con lentezza, ma con sicurezza, i nuovi colori.
L’aria si fa meno fredda, meno pungente, e la prima margherita appare sull’erba ancora addormentata.
Che gioia vederla davanti a casa mia.
Un tuorlo giallo con una bianca corona di minuscoli petali.
E il giorno successivo ecco le violette, timide fanno capolino tra i fili di erba ancora non convinti che sia ora di ringalluzzirsi e ritornare al verde brillante della piena stagione.
E la luna piena, cosi piena che scoppia nel cielo,
cosi luminosa che traccia la magica strada anche nel bosco più fitto.
I gatti miagolano nella stagione dell’amore. Amore per la Vita.
Tutto si risveglia poi, e con la velocità del fulmine, spingono le gemme,
preludio a un caleidoscopio di tinte:  La Vita si fa strada anche attraverso l’asfalto e i deliziosi “non ti scordar di me” vi si infiltrano, sicuri di vincere.

E’ un non-senso chiudere tutte le persone in casa in primavera.
Anche se i colori che lor signori hanno scelto sono giallo, arancione e rosso.
Ed è la seconda primavera.
Non è salutare. Non si vince così.
Non vendermi per protezione ciò che fa morire ogni progettualità, ogni crescita.
Nessuno osi proteggermi cosi.
Nessuno scafandro è sano, nessun bavaglio è sano, nessuna paura è sana.
No signori, non si-ignori la ciclicità delle stagioni: l’Umanità non è un mondo da sistemare in una scatola affinchè essa si dimentichi della Natura che l’ha creata.

E’ come calpestare, ignorare la Vita.
La Vita di pietre, piante, animali, umanità  sulla Terra deve rigenerarsi: la vita umana ha necessità di ossigeno, di aria pura, di contatto con la natura – il mare, la montagna, la campagna.
La salute umana è sole, vento, neve, libertà, amore, cultura, lettura, musica,
movimento ed esercizio fisico, cibo sano assunto con equilibrio, aria pulita.

La Vita, la Natura e la Salute sono sorelle gemelle per l’Umanità.

La paura della Morte che lor signori hanno mondialmente generato  sta ammazzando la Vita.
La morte fa parte della natura della vita: occorre instaurare con lei un dialogo interattivo, come quello tra le nostre cellule che muoiono e nascono in contemporanea senza distruggere nulla,
come quello tra gli aculei di un riccio che si protegge e la gioia di vedere spuntare la prima margherita.
Non vi è antitesi, ma serena coesistenza.

Vi sono verità importanti nel libro sapienziale indiano Bhagavad Gita:

  1. Solo l’amore, l’armonia e il sincero rispetto dell’Uomo verso l’Universo sono in grado di proteggere,
    rendere forti, sani, stabili e appagati.
  2. Facciamo tutto ciò che possiamo per affrontare una situazione e, in contemporanea, affidiamoci all’Universo

“Saldamente stabilito nello yoga, o conquistatore di tesori, compi la tua azione libero da attaccamento, imperturbabile nella sconfitta o nel successo. Yoga significa equanimità”
(cap 2, vs. 48)

Stiamo in guardia dai pericolosi movimenti egoici di uomini che vogliono controllare altri uomini

Vivi la vita con discernimento e soprattutto senza paura.